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Autrice: Angela Speca La mia storia racconta un periodo di vita personale, che va dal 1985 al 2006, legato a un’attività lavorativa particolare e insolita: la gestione di una emittente radiofonica. Arrivavo in radio dopo una breve esperienza di conduttrice del tg in una TV locale, appartenente allo stesso proprietario della radio, nonostante la mia formazione scolastica di assistente sociale. L’Altra Radio, nata nel luglio del 1976, è stata per molti anni una delle radio più ascoltate di San Benedetto del Tronto e non solo. Nel ventennio di gestione mia e di Gigi, il bacino di ascolto arrivò a coprire le province di Ascoli Piceno, Teramo, Fermo e parte di Macerata. La radio, in quegli anni, era un ambiente accogliente e affascinante per molti ragazzi, in termini di attrazione corrispondeva grosso modo ai social di oggi. Il clima familiare veniva percepito anche dai radioascoltatori con i quali nel tempo avevamo stabilito una “dimensione molto intimistica” fatta di ascolto costante, attenzione e fiducia, caratteristiche che oggi inevitabilmente, nelle radio locali, si stanno perdendo. Con il mio racconto vorrei far rivivere in poche pagine, grazie ad aneddoti e ricordi, parte di quelle emozioni vissute e condivise dalla mia generazione e trasmetterle anche ai più giovani, che molto presto ascolteranno nelle radio speaker con “voci artificiali”. È il racconto di un’assistente sociale diventata speaker per caso, o di una speaker che si è ritrovata a fare l’assistente sociale.
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Autore: Giuseppe Sergioli Il romanzo intreccia le vite di personaggi diversi, ognuno con la propria storia di dolore, speranza e ricerca di redenzione. Al centro della narrazione troviamo Pavel, un adolescente che vive d’espedienti in una località non precisata dell’Est Europa. Pavel si trova presto a confrontarsi con eventi tragici, scelte difficili e relazioni complesse, in un percorso di crescita personale e di comprensione del proprio posto nel mondo. Pavel e il suo migliore amico Andriy vivono ai margini della società, in un ambiente dove la violenza e la criminalità sembrano essere le uniche vie di fuga dalla povertà e dall’anonimato. Parallelamente, seguiamo la storia di Erik e Martha, una coppia di diplomatici che vive un amore intimo, profondo e discreto. I due lottano per superare un terribile evento traumatico, nel tentativo di restituire un senso alla loro vita coniugale e individuale. Erik e Martha conducono un’attività professionale impegnativa, con Erik spesso al centro di vertici internazionali, strategie finanziarie e decisioni ad alto rischio da prendere con oculatezza. A causa di una grave crisi globale, la narrazione della coppia si intreccia in maniera inattesa con quella di Pavel, mettendo in relazione mondi e personalità contrapposte, creando un legame inaspettato che rivela come le vite degli individui possano essere interconnesse in maniere intense e sorprendenti.
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Autrice: Francesca Ziliotto Con il centro storico di Verona a fare da sfondo, Tutto può succedere racconta la vita di una famiglia, in particolare di tre donne, Teresa, Lucia e Chiara, rispettivamente nonna, figlia e nipote. Teresa, una sessantanovenne tutta d’un pezzo, abbandonata in giovane età dal marito poliziotto Mario Corradi, ora vicequestore di Verona, vive le sue giornate tra viaggi, pranzi con le amiche, musica a tutto volume e dedicandosi alla nipote, grazie alla quale ha ritrovato il proprio equilibrio dopo le penose vicissitudini del passato. Lucia, figlia di Teresa e mamma di Chiara, è invece alle prese con le cure per una malattia che, seppur scoperta agli albori della sua formazione, la mette in crisi come donna e come moglie di Lorenzo. Chiara, una tredicenne dal cuore grande e buono, frequenta la scuola media e deve affrontare il delicato problema del bullismo. Un giorno, come un fulmine a ciel sereno, si presenta alla porta di casa Carlo, figlio di Teresa e fratello di Lucia, chiedendo aiuto alla famiglia perché ricercato dalla polizia. Segreti inconfessabili verranno a galla, incomprensioni e furibondi litigi metteranno alla prova tutti i protagonisti. Ma ogni famiglia ha una base da cui ripartire; in questa, sicuramente, il nuovo legame tra lo zio Carlo e Chiara sarà il presupposto essenziale per compiere le loro scelte personali e guardare al futuro, il tutto arricchito da inaspettati e sconvolgenti colpi di scena.
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Autrice: Licia Allara Svetlana è una donna bella e intelligente; ex prostituta, delusa da quell’esistenza onesta che aveva sognato, ha da tempo iniziato una doppia vita: oltre ad avere ripreso, in proprio, il vecchio mestiere, ricatta alcuni clienti e fa da corriere per un piccolo delinquente, Cristian. Nulla sanno Rosanna, Mario e Viola, molto affezionati a Svetlana e impegnati nell’associazione Fuori Strada che aiuta ragazze, come lei, uscite dalla prostituzione. Spaventata dalle minacce di Diego, suo ex pappone, Svetlana vorrebbe scappare ma, prima di riuscirci, muore improvvisamente. La sua morte e, ancor più, il ritrovamento di prove inconfutabili della sua doppia vita creano grande scompiglio sia all’interno dell’associazione che tra Diego e Cristian. In un crescendo di eventi, nascono molti dubbi sulla fine di Svetlana: è veramente morta per cause naturali? Quante persone avrebbero avuto interesse a ucciderla? Fuori Strada, breve noir psicologico giocato su cliché portati agli estremi, sull’inganno delle apparenze e su ciò che si è disposti a fare per mantenerle, getta un po’ di luce e molte ombre sulla realtà, spesso diversa da come la si sogna.
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Fuori Strada -
Autore: Dino Falconio Caravaggio vide la luce nelle verdi valli lombarde, d’inverno imbiancate dalla neve, ma morì vicino alle onde del Mar Tirreno. La sua fine è ancora un mistero irrisolto. Di sicuro il suo stato d’animo negli ultimi mesi doveva somigliare a un mare in tempesta. Troppi erano gli affanni e le ferite che affliggevano la sua psiche e il suo fisico. Dopo la fuga da Malta risalirà a Napoli transitando per Siracusa, Messina e Palermo lasciando preziose tracce di genio e sregolatezza. Nella città partenopea il suo destino incrocerà due sensuali sorelle, suor Serafina e la contessa Sofia, simili come due gocce d’acqua, tanto che il loro bambino chiamerà mamma entrambe, anche perché ciascuna a suo modo ne era madre… Quando sembrava che ancora una volta a colpi di pennello il pittore fosse riuscito a salvarsi dal triplice pericolo della condanna capitale inflitta dal papa per l’omicidio della Pallacorda, della punizione dei Cavalieri di Malta e della vendetta del clan romano dei Tomassoni, proprio allora, dall’acme dell’onda precipiterà per l’eternità nell’abisso marino. Nei diciotto mesi finali della sua breve vita costellerà di capolavori il mercato dell’arte europeo. Ma ancora una volta un suo quadro sarà causa di sciagura proprio per lui. Dal buio della sua morte corporale, come un’onda lunga nei secoli a venire, continuerà, però, a splendere la luce che divinamente aveva dipinto sulle sue tele.
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Autrice: Maria Loretta Tordini Il romanzo inizia con l’immagine ossimorica di un mare azzurro-blu, sul quale s’affaccia un uomo in lacrime. È Odisseo, l’Eroe greco che piange il mancato ritorno in patria. Si trova a Ogigia, dimora di Calipso, la quale intende trattenerlo. Nel frattempo giunge sull’isola, di nascosto, il dio Ermes con un messaggio per la Ninfa da parte di Zeus. Questi le ordina, in maniera perentoria, di lasciare andare via l’Eroe, perché così vuole il Fato al quale non è possibile disubbidire. L’ordine divino muove la storia, dirigendola verso la conclusione voluta dal destino. Partito da Ogigia, Odisseo si trova ad affrontare ancora situazioni gravi, non solo sul mare, nonostante abbia già vissuto vicende drammatiche e dolorose. Egli stesso le racconta in un lungo flashback nella reggia del re Alcinoo. Per sua fortuna, l’Eroe acheo ha sempre accanto a sé la dea Atena, che lo ama per la sua duttile intelligenza. Il romanzo si sofferma inoltre su altre figure femminili con cui egli intreccia colloqui di mente e di cuore, durante il suo straordinario viaggio. Sono creature terrene, non dee dell’Olimpo, che però Odisseo appella talvolta col nome “Divina”. L’ultima è Penelope, la moglie che l’ha sempre atteso, confidando nel suo ritorno in patria. Così l’alba a Itaca, l’isola di cui l’Eroe è re, li trova abbracciati: due cuori di ferro, teneramente uniti nel loro letto incastonato in un albero d’ulivo.
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Autrice: Mariagiovanna Giuliano Agli inizi del Novecento, molte famiglie italiane lasciavano il proprio Paese per cercare fortuna in America. Storie che si intrecciano tra loro attraverso la speranza e il sacrificio. Questa è una di quelle storie, con una differenza: non racconta di partenza, ma di ritorno. E per Consiglia, figlia di emigranti italiani, nata e cresciuta a Boston, si tratta di un ritorno difficile e sofferto. Riuscirà ad adattarsi alla sua nuova vita in Italia, pur avendo lasciato il cuore dall’altra parte dell’oceano? L’altalena e la magnolia esplora la paura di perseguire i propri sogni, l’eterna lotta tra il passato e il presente e il valore delle connessioni umane. In una narrazione intricata di amore, perdita e rinascita, il romanzo offre il ritratto di una famiglia come tante che ha attraversato distanze e generazioni per trovare la propria identità.
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Autore: Francesco Buscemi Carcere di Gaeta, 1969: Sergio, condannato perché rifiuta il servizio militare, tenore amatoriale e studente di storia con genitori partigiani, conosce Herbert Kappler e Walter Reder, boia nazisti delle Fosse Ardeatine e Marzabotto, all’ergastolo nell’area Ufficiali. Per una folle legge militare, come accadde davvero a tanti obiettori, il ragazzo diventa una sorta di attendente di Kappler. Tutto separa i due, tranne un’aria del Trovatore, che Sergio vuol fare ascoltare al tedesco, innamorato della fidanzata a distanza Anneliese. Gaeta diventa così il posto perfetto per capire il mondo, tra domande di grazia, avvocati pronti a tutto pur di ripulire l’immagine di un boia spietato, guerre di religione tra obiettori, un matrimonio che sa di marketing e le pressioni tedesche sull’Italia. I destini di Sergio e di Kappler si incontrano e scontrano fino all’incredibile fuga del nazista e oltre. Scritto da chi ha studiato a fondo la vicenda, basato su documenti storici e interviste dell’autore a obiettori che realmente servirono i due nazisti, popolato da persone reali come Enzo Biagi, Willy Brandt e Marco Pannella, L’attendente del diavolo amalgama Storia e finzione e ci riporta a un’Italia che davanti alle dittature faceva ancora muro. Ma il romanzo non nasconde il “vizio” della Storia, che di generazione in generazione distanzia i fatti più orribili per capirli meglio, sbiadendo però l’indignazione che quegli orrori avevano suscitato.
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L’attendente del diavolo -
Autrice: Erica Curci L’imminente arrivo di Palma nella vita di Carolina Mancini è l’ennesima prova di forza che l’affermata stilista deve affrontare. Non importa quanto amore si possa sprigionare dietro un piccolo essere vivente, quello che la bambina rappresenta è la dimostrazione che il destino può essere crudele e che per essere felice il prezzo da pagare a volte è troppo alto. È una donna forte e determinata, e i molti successi ottenuti grazie all’incontro delle persone giuste avvalorano il suo immenso talento. Le cadute e le batoste ricevute le sono servite a crescere diventando la meravigliosa donna che è oggi, ma non è bastato passare attraverso tradimenti e perdite, questa volta per vendicarsi di lei hanno giocato sporco distruggendo la vita della sua migliore amica. Sandra è caduta in un profondo buco nero dal quale sembra non essere in grado di uscire, un fastidioso rumore di silenzio accompagna le sue vuote e infinite giornate. Riusciranno a ricucire lo strappo delle loro anime?
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Autore: Roberto Conti «E in pochi minuti tutto cambia. Il paesaggio, prima accogliente e pittoresco, diventa rapidamente ostile, lugubre, minaccioso. L’aria sa di acqua. Sa di pioggia. E di notte è ancora peggio. Di notte i temporali sembrano sempre un po’ più pericolosi. Forse perché si percepisce stiano arrivando, ma non si vede nulla. Non si vede che colore hanno».
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La bufera -
Autrice: Maria Teresa Calabrese Etta è una mamma single. Ha superato i trenta, indossa ancora il pigiamone di pile arancione e gli stivali per la pesca delle anguille per le campagne della sua Basilicata. Da quando è tornata al paese vive impigliata tra ricordi, nostalgie e l’ombra di un ingombrante spettro del passato. Ma un giorno incontra il nuovo vicino di casa, un inglese di nome Matthew, che si rivela presto un inatteso enigma da scoprire. Tra amori impossibili, ironia di sopravvivenza e cucina autentica, il passato e il presente si intrecciano creando un racconto umoristico e dolceamaro sulla vita, il lasciare e lasciarsi andare e il fascino dei fantasmi che abitano il nostro percorso.
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Autore: Roberto Di Stefano «Violetta, nella vita non sono importanti i fallimenti o i successi che pensi di aver ottenuto, ma quanto è interessante ciò che hai vissuto… Io penso a te come alla protagonista di un romanzo. Quello che conta è solo quanta voglia fa venire al lettore di scoprire il personaggio, le emozioni che vive e che suscita, i sentimenti che prova e che trasmette; quanta voglia fa venire di seguirla nel suo cammino, di stare con lei pagina dopo pagina e di saperne di più, di scoprirla a poco a poco nella sua evoluzione, nella realizzazione di sé».
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Autore: Alan Magnetti «Fissi il tuo corpo sfocato, quelle mani di cui non riesci a capire i contorni, la forma, i dettagli. Potrebbero essere mani di un uomo, di una ragazza o perfino quelle di un bambino. Il problema è che non lo sai». Ore 2:00. La sveglia segna sempre quelle maledette cifre. È quella l’ora dell’oblio, l’ora in cui tu sai di non essere più tu. Cosa si prova a non avere più un’identità?
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Autore: Giovanni Sicurello Cosa succede se I Curtigliara smettono di fare curtigliu? Un secondo dopo mezzanotte, quello che cambia il futuro di chi pensava di non averne. Futuro. Dopo la telefonata di Andrea, Totò non pensa ad altro. Luana è bloccata tra gli stimoli del presente; segue le scelte degli altri, finché non si rende conto di non essere più protagonista della sua stessa vita. I due insieme riescono solo a frenarsi, ma evitano il problema dedicandosi ai cambiamenti che avvengono attorno a loro: piaghe, tradizioni in pericolo, la distruzione del simbolo della loro adolescenza, tresche nella zona comune, atti di vandalismo. Senza pettegolezzo manca la paura del giudizio e, senza quella, resta il caos. Nel frattempo Ana spinge l’acceleratore con una notizia che cambierà per sempre le loro vite. L’unico a non averne paura è Nuccio, tranne quando entra in gioco la Casa dello Stregone. Affrontare o scappare? Quando Giulio torna per rimettere a posto il nome di famiglia, Teresa passa le giornate a risolvere i problemi dei pazienti, ma senza pettegolezzi è difficile impicciarsi. Valeria riparte per Torino. Christian viene travolto da sentimenti che non conosce, che non si è mai permesso di provare, sentimenti che adesso lo legano alla persona sbagliata. Anche lui è fermo sulla soglia, ma un nuovo evento irreversibile ricorda ai Curtigliara che la vita non è eterna.
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Autore: Marco Favero Tra le Dolomiti, in una valle dove la vita scorre ordinaria per secoli, è nascosto un segreto che solo pochi conoscono e cercano di serbare. Il baule di una vecchia malga, dalle fattezze nobili e misteriose, conduce in un mondo parallelo, dove il tempo scorre diversamente. Un mondo, quello di Quallad, che pare inghiottire i suoi visitatori. Riusciranno le persone passate oltre il baule a ritornare alla loro vita ordinaria o cadranno nell’oblio? Di quale natura è costituito Quallad? Quallad è un romanzo fantasy che introduce il lettore alla vita della montagna e alle sue bellezze e lo conduce dentro di sé alla ricerca del proprio mondo interiore e dei dinamismi del conoscere e degli affetti.
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Autore: Matteo Passante Questa è la storia di Giovanni Vergani, milanese, musicista per diletto ma dipendente di un call center per necessità, padre di un bimbo che la sua ex compagna ha portato via da Milano per tornare nella sua Catania. Così un bel giorno, quando si accorge che anche suo figlio sta diventando uno dei tanti figli “orfani di padri vivi” di questo paese, Giovanni si trasferisce in Sicilia. Iniziano così i suoi personali “vespri” e, con essi, anche la sua nuova vita, che piano piano si riempirà di personaggi densi, unici, talvolta bizzarri: c’è Gianluca, che divide le donne tra quelle che conoscono già la poetessa Wisława Szymborska e quelle a cui la farà conoscere a breve; c’è Anna, che sostiene che “gli appuntamenti con orari prestabiliti siano una indicazione di massima su quando vale la pena aspettarti: alba, prima di pranzo, controra, tardo pomeriggio, sera, o notte” e il resto sia un’esasperazione moderna dell’utilizzo dell’orologio; c’è Viola, che vive in via Etnea e dall’alto vede le cose prima di chiunque altro. Matteo Passante esordisce come scrittore con un libro appassionato, a metà tra il saggio e il romanzo sociale, la finta autobiografia e un trattato psicologico “leggero”, dove una storia d’amore “fitusa”, ambientata in una Catania che profuma di limone, è pretesto per raccontare di lutti, di RSA malinconiche, di conservatori dimenticati, di theremin e delle sue regole, di nuove sfide.
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Autrice: Annalisa Fabbri È stata l’amante di Rodin, ma soprattutto Camille Claudel è stata una grande scultrice: la più grande di tutti i tempi. Parigi, 1883. Lui era un uomo di quarantatré anni; lei una fanciulla di diciannove: il vecchio maestro e la giovane allieva. Tra loro sbocciò un sentimento denso di emozioni proibite, un amore viscerale capace di mescolare passione e creazione in un turbinio di pulsioni erotiche. Insieme varcarono i confini del possibile. Non erano più “il vecchio e la bambina”, bensì amanti eternizzati, senza alcun trascorso e con il destino incerto. Lo scandalo fu imminente e il giudizio impietoso. Il maestro fu assolto, mentre l’allieva condannata a un inferno senza rogo, a una vita segnata da rughe senza più storie da raccontare. All’età di quarantanove anni fu sepolta viva tra le mura di un manicomio, con l’intento di sottrarle il pensiero e inibirle la parola. Seguirono trent’anni di silenzio, trent’anni durante i quali Camille non mostrò alcun pentimento nel portare la sua croce. E perché mai avrebbe dovuto? La sua unica colpa fu quella di essere nata donna, aggravata dalla libera scelta di farsi scultrice: una professione per antonomasia maschile, che la portò a superare in genio il suo celebre maestro.