Autore: Francesco Buscemi
Carcere di Gaeta, 1969: Sergio, condannato perché rifiuta il servizio militare, tenore amatoriale e studente di storia con genitori partigiani, conosce Herbert Kappler e Walter Reder, boia nazisti delle Fosse Ardeatine e Marzabotto, all’ergastolo nell’area Ufficiali. Per una folle legge militare, come accadde davvero a tanti obiettori, il ragazzo diventa una sorta di attendente di Kappler. Tutto separa i due, tranne un’aria del Trovatore, che Sergio vuol fare ascoltare al tedesco, innamorato della fidanzata a distanza Anneliese.
Gaeta diventa così il posto perfetto per capire il mondo, tra domande di grazia, avvocati pronti a tutto pur di ripulire l’immagine di un boia spietato, guerre di religione tra obiettori, un matrimonio che sa di marketing e le pressioni tedesche sull’Italia. I destini di Sergio e di Kappler si incontrano e scontrano fino all’incredibile fuga del nazista e oltre.
Scritto da chi ha studiato a fondo la vicenda, basato su documenti storici e interviste dell’autore a obiettori che realmente servirono i due nazisti, popolato da persone reali come Enzo Biagi, Willy Brandt e Marco Pannella, L’attendente del diavolo amalgama Storia e finzione e ci riporta a un’Italia che davanti alle dittature faceva ancora muro. Ma il romanzo non nasconde il “vizio” della Storia, che di generazione in generazione distanzia i fatti più orribili per capirli meglio, sbiadendo però l’indignazione che quegli orrori avevano suscitato.