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Volubile, conflittuale, instabile era tutta intera la Marca d'Ancona, terra contesa da due autorità superiori ed universali: papato ed impero. Di questa regione di confine, Ascoli distilla e considera l'intrinseca 'volubilità' per il fatto di trovarsi immediatamente a ridosso della frontiera tra terre rivendicate dal papato e una diversa entità statuale (governata dai Normanni prima, dagli Svevi poi e infine dagli Angioini) Ne risulta una situazione che condiziona e segna in modo marcato la vicenda storica tanto esterna che interna della città e della sua Chiesa, finendo per assecondare ed esaltare quegli intrinseci tratti ed ispirazioni di tipo particolaristico che sono riconosciuti tipici di tutta la regione. Una collezione territoriale e politica a tal punto peculiare da far sentire il bisogno di verificare se, ed eventualmente come, essa si ripercuota in maniera significativa, e dunque connotante, sulla identità e sulla storia della Chiesa ascolana. Questa ricerca parte dalle motivazione storiografiche politiche per aprirsi a comprendere più dense implicanze e più complessi rapporti con altre realtà istituzionali
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Chiunque si trovi a percorrere la valle del Chienti non può non notare e riconoscere, anche a distanza, il particolare profilo della chiesa di san Giusto, posta nei pressi della frazione di san Maroto di Pievebovigliana. Questo piccolo edificio di culto, che risale ai secoli XI-XII, è considerato uno degli episodi più originali ed importanti dell’arte romanica marchigiana: un vero e proprio gioiello, vanto ed orgoglio di un territorio ricco di testimonianze architettoniche ed artistiche di ogni epoca storica. La forma circolare della chiesa, i quattro absidi presenti, il campanile aggiunto in epoca successiva hanno nel tempo richiamato l’attenzione di studiosi e storici dell’arte, tra i più importanti del nostro paese e non solo. Numerosi sono i saggi dedicati al complesso di San Giusto pubblicati negli ultimi decenni che ne ripercorrono la storia, suggerendo diverse ipotesi sulla sua origine. Questo libro del prof. Paolo Cruciani costituisce una sorta di analisi conclusiva rispetto a tale percorso di studi. Egli cerca di fare chiarezza sulle diverse ipotesi formulate intorno all’origine e all’evoluzione del complesso architettonico, ricostruendone l’intera vicenda, fino ai nostri giorni. Il volume è corredato da un’ampia serie di immagini e disegni, alcuni dei quali inediti e di grande valore. Le prossime indagini sulla chiesa di San Giusto dovranno necessariamente tenerne conto.
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Questo volume raccoglie le fonti documentarie realtative all'episcpio ascolano nei secoli centrali del Medio Evo, sub specie di registi. Un lavoro importante ed accurato che la Dott.ssa Martina Cameli ha realizzato con attenzione e che sicuramente sarà un punto di riferimento importante nella conoscenza e nello studio della chiesa ascolana del tempo.
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Una guida perfetta per il turista che vuole conoscere le bellezze della città delle cento torri: Ascoli Piceno. La guida è ricca di immagini a colori, ha una struttura agile e facile nella consultazione, fornisce notizie accurate su tutti i monumenti della città e le sue bellezze nascoste. Scritta in italiano con traduzione in inglese, contiene al suo interno una mappa che indica il percorso più esaustivo, senza tralasciare una sezione approfondita dedicata ai musei cittadini. L'autore, Domenico Capponi, ha voluto inserire una sezione dedicata ai dintorni della città, e una sezione dedicata al bellissimo borgo di Offida, meta prediletta di molti turisti che vengono nel piceno.
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Il volume è il frutto di un attento lavoro di ricerca portato vanti dal M° Marco Pietrzela e racchiude in modo assolutamente minuzioso una raccolta inedita di scritti musicali di importanti musicisti piceni. Tutto il materiale digitalizzato è stato trascirtto così com'era nell'originale, per garantire la massima coerenza e una rigorosa riproposizione degli avvenimenti e della mentalità di ciascun musicista e del suo periodo storico. Il volume è un lavoro importante per la riscoperta di musicisti del recente passato e la promozione di musicisti contemporanei. Autori presenti: Nicola Lazzari, Clito Moderati, Giovanni Tebaldini, Antonio Lozzi, Arturo Clementoni, Antonio Fabiani, Gioacchino Pasqualini, Nazzareno Allevi, Guerrino Tamburrini, Marco Pietrzela.
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EsauritoQuesto libro è nel suo intento più intimo un momento d’incontro, esso vuole prendere il lettore e portarlo nel luogo dei ricordi e dell’immaginazione. Sì perché qualcuno ancora ricorderà, altri dovranno per forza di cose immaginare. Le foto “d’epoca”, silenziose custodi di atmosfere ed ambienti lontani, di luoghi e monumenti passati, hanno nel loro bianco e nero una forza espressiva che va oltre l’immaginazione, che supera la prospettiva del tempo e ci tocca con leggerezza accendendo emozioni intense ed irrefrenabili che con forza chiedono accesso alla stanza dei ricordi. Le foto contenute nel libro, provengono in buona parte dall’archivio fotografico Cavicchioni e dall'Archivio storico iconografico del Comune di Ascoli Piceno , la scelta è stata dettata dalla bellezza dello scatto, siamo agli inizi del ‘900, la fotografia era un’invenzione recente, qualcosa di magico per i più. Spesso questo stupore è impresso nei volti della gente semplice, ritratta mentre lavora o cammina, altre volte sono volti fieri, fermi nella loro posa, vestiti con l’abito buono, fiduciosi nel fotografo e nella sua promessa di immortalità. La scelta delle foto è stata dettata dalla bellezza, dalla suggestione che lo scatto era in grado di dare, la sequenza delle foto cerca invece di far vedere al lettore come nel tempo piazze, monumenti e palazzi, sono cambiati al fine di adattare il tessuto urbano medioevale del centro storico alle esigenze e all’ampliamento della città che cresceva. Ciò significa che c’è un Ascoli che è esistita per secoli, diversa da come la vediamo oggi, vestita in modo diverso, pensata e vissuta in modo diverso, una città da cui in parte noi ascolani deriviamo, a cui ci sentiamo di appartenere; ed è proprio qui che avviene l’incontro, in questa zona franca dove il presente incontra il passato, nell’emozione dell’appartenenza, in grado di superare i secoli, di cancellare le distanze temporali, di legarci gli uni con gli altri per mezzo di un filo sottile, eppure inscindibile. Nell’emozione dell’appartenenza, sguardi nuovi, giovani, vedono operai scalzi su un’ impalcatura di legno a lavorare nel fango, le mani grosse, il volto segnato, il cappello portato con fierezza, la sigaretta in bocca, immobili dinanzi all’obiettivo che non sanno cosa sia, ma in grado di trasmettere il loro attaccamento alla vita, dura e spesso impossibile. Ciò non toglie che nel realizzarlo abbiamo impegnato le nostre migliori energie, esso è il frutto di circa due anni di lavoro, in cui ho avuto modo di apprezzare sempre di più la bellezza di questa città e di poter constatare quante persone la amano oltre misura. Questo libro rientra inoltre in un percorso intrapreso dalla casa editrice fin dal momento della sua costituzione, quello di operare fattivamente a sostegno della memoria storica e culturale di Ascoli Piceno. Per me che l’ ho curato, ha un valore particolare perché oltre ad esserne l’Editore sono anche cresciuto fra queste pietre, pertanto l’ incontro a cui mi sono invitato è stato particolarmente emozionante. L'Editore Domenico Capponi
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Esaurito"La nostra paura più profonda non è quella di essere inadeguati. La nostra paura più profonda è di essere potenti oltre misura. E' la nostra luce, non le tenebre che più di tutto ci spaventa... Nel liberarci dalle paure, la nostra presenza automaticamente libera gli altri". Nelson mandela Abbiamo scelto di inserire questa frase in quarta di copertina, in quanto essa può a nostro avviso essere la risposta alla storia personale che il libro racconta. Cinzia ha avuto in primo luogo il coraggio di raccontarsi, la forza di mostrarsi per ciò che è, senza maschere, senza ipocrisia. Il libro è un atto d'Amore, non guardatelo, nè leggetelo se non con il cuore. Fra le righe a volte scritte di getto, a volte troppo lunghe ,ma vere, sentirete la sua voce, la sua disperata solitudine, la sua incrollabile speranza. Abbiamo deciso di intervenire sul testo cercando in tal senso di non snaturarlo, di rispettare quella sorta di confessione diaristica che lo aveva caratterizzato fin dalla sua prima stesura.
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Esaurito" Appartengo a quella generazione che è stata sacrificata, a cui non sono date occasioni e della quale non si parla troppo, perchè imbarazza, rende manifeste le incapacità di quella anteriore, quella dei furbi, dei magnaccia. quelli che detesto! I gerontostronzi!" " L'educazione, i rapporti umani, la famiglia, la politica, la giustizia, tutto quello che si dice essere di valore, si basa solidamente su menzogne. ...Nessuno lo dirà mai, ma chi non mente è un troglodita." Questi sono solo alcuni spunti, secondo me illuminanti che l'autore ha avuto durante la stesura del suo primo libro. Un lavoro messo giù d'impeto, un lungo monologo con se stesso, un confronto violento e passionale con ciò che lo circonda, con le emozioni orami troppo viziate, arteffatte e l'incontro con se stesso, con l'animale che ognuno si porta dentro, troppo spesso costretto, costipato, fermato da legacci morali e di pensiero, eppure vivo, sempre, fìno alla fine. Nel bene e nel male, ognuno di noi ci dovrà fare i conti. ( Domenico Capponi )
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EsauritoIn meno di due secoli i Templari raggiunsero il prestigio, erano forti e coraggiosi, ma non sprovveduti, protettori delle vie che portavano in Terra Santa, guerrieri quindi, ma anche abili bancari, accumularono ricchezza e potere sotto il segno della croce e della loro incrollabile fede. Ciò fece di loro un Ordine mitico già al tempo, un Ordine a qualcuno comodo ma scomodo a molti: Filippo il bello fu un loro irriducibile nemico, la sua avversione era motivata dal fatto che considerava l’Ordine dei Templari come uno Stato nello Stato. In realtà vi erano anche altre ragioni, non ultima che egli era loro debitore, inoltre gli era stato rifiutato di entrare nell’Ordine. Altro nemico fa Papa Clemente V, creatura del re, che non sapeva validamente opporsi quando il sovrano si intrometteva negli affari ecclesiastici. Tanta remissività era dovuta al fatto che all’intrigante sovrano doveva la sua ascesa al trono pontificio. E poi la ricchezza dell’Ordine che in pieno medioevo aveva creato un sistema bancario perfezionato nel quale figuravano già la maggior parte delle moderne operazioni bancarie. Sullo sfondo non secondario della difesa dei luoghi di culto in Terra Santa e la protezione dei pellegrini, la storia dei Templari è quindi molto più ampia, affascinante e per alcuni versi ancora segreta, fino ad arrivare alle reali motivazioni che nel 1314 determinarono lo scioglimento dell’Ordine e la condanna dei Templari, oltre alla totale confisca dei loro beni materiali. Ci sono in definitiva tutti i presupposti per giustificare il crescente e costante interesse, anche delle nuove generazioni verso la reale storia di questo cavalieri. Questo lavoro di ricerca, in modo diretto e chiaro, cerca con dovizia di particolari di rintracciare e valutare i segni e le prove di come anche nella marca e nello specifico a Castignano, i templari abbiano intrecciato la loro storia con quella di questo splendido borgo. http://www.youtube.com/watch?v=9XGBYsJukCw&feature=related
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Questo libro è un atto dovuto ad un atto dovuto nei confronti di un uomo di chiesa, un fervido studioso, un amico, Padre Umberto Picciafuoco. Esso rappresenta il compimento di un lavoro di studio e ricerca che P.Umberto Piccciafuoco aveva portato avanti per oltre 20 anni, al fine di stabilire, il vero luogo del martirio di San Marone, apostolo e primo Martire del Piceno. Un lavoro difficile, sia per la scarsità del materiale oggetto di studio, sia per la difficoltà nel districarsi in letture ed interpretazione dei documenti che spesso avevano bloccato altri stuodisi prima di lui. Ma Padre Umberto non era uomo da rinunciare e così, con pazienza per anni ha insistito,perseverato, confrontato documenti, fatto sopralluoghi, a volte è stato fermo per anni prima di sciogliere un dubbio, o di trovare la soluzione adeguata ad una domanda. Ed è proprio nel tempo di queste sue ricerche, che le nostre strade si sono incrociate. Ho avuto così la fortuna di poterlo accompagnare in qualità di ottimo conoscitore dei luoghi in cui si stavano concentrando le sue ricerche e con probabilità è avvenuto il martirio di San Marone. Ogni volta tornavamo dalle nostre lunghe passeggiate con una scoperta in più, un elemeto nuovo da aggiungere alla ricerca, una pietra che confermava una supposizione e andava a chiarire una domanda irrisolta. Padre Umberto Picciafuoco era molto soddisfatto del suo lavoro, che tra l’altro aveva ultimato nella sostanza e che stavamo portando a termine nella forma. Il 10 novembre del 2007 il caro P. Umberto Picciafuoco ci ha lasciato, a noi è rimasto il suo ricordo e la tenacia con cui ha portato avanti il suo studio ed il manoscritto terminato che ci è sembrato giusto pubblicare e portare a conoscenza di tutti. Maestro Virgilio Volpi
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EsauritoIl Prof. Laudadio per circa tre anni è stato impegnato a studiare i manoscritti del Marcucci inerenti la materia musicale: direttorio della musica.In rapporto del canto e del Suono(1746); Regole del canto e del suono figurato ( 1756); L'Arpa (1769). Essi sono stati raccolti e trascritti nel presente volume. arricchiti da tetragrammi e da pentagrammi scansionati dai manoscritti originali e corredati da ampie note scientifiche ed asplicative. La musica è per l'eductore marcucci uno strumento importante per mantenere nella scuola un clima sereno e gioioso e diventa il simbolo dell'armonia che la formazione integrale permette di raggiungere.
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Scrive fiabe chi ha voglia di donare un sorriso alla parte più bella dell'umanità: i bambini. La favola nutre l'anima di chi la scrive, di chi la legge e di chi l'ascolta, aiutando ciascuno di noi a comprendere che " i draghi possono essere sconfitti " .
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Corredato da numerose foto e immagini, il volume è frutto di un certosino studio di ricerca volto a individuare l'esatta ubicazione della casa ascolana in cui visse Francesco Antonio Marcucci. Seguendo un percorso archivistico ed euristico, il lavoro è approdato a una razionale localizzazione della struttura edilizia e alla ricostruzione delle fasi abitative e degli avvicendamenti, posti in stretta relazione con le vicende della dinastia Marcucci. Il volume è, allo stesso tempo, riflesso di un composito spaccato di vita ascolana.
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Il volume raccoglie alcuni degli scritti inediti di Mons. Francesco Antonio Marcucci riguardanti la storia di Ascoli e del Piceno antico. I testi in latino sono affiancati dalla traduzione italiana. Il libro consta di tre manoscritti autografi: il primo comprende 53 fogli che descrivono la città di Ascoli; il secondo si dedica alle iscrizioniascolane; il terzo all'analisi delle epigrafi e iscrizioni che si trovano nelle lapidi.
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EsauritoQuesta guida, frutto di un appassionata ricerca vuole essere un utile riferimento per tutti coloro che sentono il desiderio di approfondire la conoscenza di tre splendidi comuni dell’entroterra Piceno:Offida-Ripatransone-Cossignano, ognuno custode e rappresentante delle propie bellezze storiche architettoniche e folkloristiche. La guida proposta con un progetto grafico innovativo, è stata tradotta in lingua inglese per assecondare la necessità dei numerosi turisti stranieri che ogni anno sono sempre più attratti dalle particolarità e dalle bellezze del territorio Marchigiano.
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“La felicità che capita è solo quella che uno si merita.Senza troppe storie.” Quante vite vive una donna in una sola vita? Molte. E le vive solitamente da sola, senza nessuno a dare una mano, destra o sinistra poco conta.“Verso di me” è una storia che inizia di domenica, in una cucina del sud, e finisce trent’anni e poche ore dopo, dentro l’auto di un venditore di scarpe, il quale, poco prima del punto che mette fine alla storia, si interroga su quale sia davvero la differenza fra un fuoriclasse e un giocatore normale.
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Questo lavoro, frutto dell’impegno di uno studioso attento quale è Padre Antonio Salvi, oltre a rappresentare la naturale prosecuzione del suo precedente libro (Iscrizioni medievali di Ascoli, 1999), porta con sé un valore culturale enorme in quanto raccoglie le iscrizioni medievali presenti nell’intero territorio ascolano, come si configurava nel Medioevo ed entro un limite cronologico stabilito convenzionalmente con il 1510. Alcuni brevi cenni storici riguardanti le località dell’ascolano, rilevati per lo più da fonti manoscritte, valgono come introduzione. Essi precedono i testi epigrafici al fine di contestualizzare il contenuto proposto dalle diverse iscrizioni. Ci sono iscrizioni presenti su architravi, altre su campane. Alcune di esse rappresentano le uniche testimonianze di iscrizioni medievali superstiti. I due volumi costituiscono un indispensabile e formidabile strumento di ricomposizione di un mosaico quale il patrimonio epigrafico della città di Ascoli e del suo territorio e un efficace filtro di indagine-decodifica destinato a illuminare, nei frammenti delle fonti lapidee, prorompenti tracce dell’esistenza racchiusa in esse. Nelle descrizioni dei luoghi e del contesto, nello studio e nella spiegazione delle epigrafi, riemerge l’affresco di una cultura, quale quella medievale, così intatta e ancora straordinariamente pulsante nelle sue intense e variegate espressioni; strumento necessario per l’oggi, che esige la ricomposizione di categorie valoriali smarrite su cui riconoscere l’identità di appartenenza culturale. Questo lavoro, scientifico e culturale per le modalità con cui è stato condotto e per il fine preposto, ha anche un altro enorme merito, quello cioè di riconsegnare alla memoria un patrimonio storico-culturale che il nostro tempo ha tutte le caratteristiche per relegare e disperdere nell’oblio dell’incuria e dell’indifferenza.
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EsauritoIl voluminoso testo di Elide Mercatili Indelicato, “Vita e opere di Marco dal Monte Santa Maria (1425 – 1496)”, edito nel 2001, è un lavoro incentrato sulla figura di Marco dal Monte Santa Maria, meglio conosciuto come Marco da Montegallo, minore osservante dell'Ordine francescano. Il testo, pubblicato all'interno della prestigiosa collana Testi e Documenti dell'Istituto Superiore di Studi Medievali “Cecco d'Ascoli”, raccoglie il materiale di un convegno organizzato dal francescano padre Silvano Bracci, devoto e studioso del Beato. La Mercatili Indelicato ha articolato il volume in due parti: la prima riguarda la vita di Marco da Montegallo; la seconda contiene la riedizione delle opere manoscritte del frate e una riproduzione di quelle incunabole.