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Autore: Flavio Lucibello Due storie lontane, due destini diversi, e un filo rosso che unisce i due racconti. Quei semplici, preziosi attimi di normalità è la storia di una giovane violinista ebrea che si ritrova a vivere il dramma della Seconda guerra mondiale e dell’olocausto, dall’invasione dell’Austria all’epilogo finale. Qui la musica ha un ruolo centrale, a cui è legato indissolubilmente il destino di Anna, la protagonista. Dalla Filarmonica di Vienna all’Orchestra femminile di Auschwitz-Birkenau, fino al bombardamento di Dresda il violino sarà la zattera a cui aggrapparsi per provare ad attraversare quel mare in tempesta. Le ultime note è, invece, ambientato nella Berlino moderna, che porta ancora i segni dell’ultima guerra mondiale e dei successivi lunghi anni della Guerra Fredda. In una città che non può e non vuole dimenticare, riaffiorano tracce del passato attraverso uno spartito finito, chissà come, in un pianoforte. Una giovane pianista si trova, casualmente, al centro di fatti che fanno riaffiorare una terribile storia, vissuta da un suo omologo sessanta anni prima.
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Autore: Mauro Valenti Aurora e Ferruccio sono due giovani del quartiere di San Lorenzo che cercano di salvare loro stessi e il loro amore a Roma nei tragici mesi tra il 1943 e il 1944 in cui la capitale è sotto il ferreo giogo dell’esercito tedesco e dei loro alleati repubblichini. «Poi concluse guardando dritto negli occhi il fratello: "Cerchiamo almeno di provare intanto a essere uomini"».
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Autore: Lucio Tamburrini Nella vita non contano i passi che fai, ma le impronte che lasci La Seconda guerra mondiale è finita da poco. L’Italia sta risorgendo dalle sue ceneri ma ancora resistono mentalità e cultura di un passato remoto. Le vicende personali di rivalsa e di rivincita di Luca si incrociano con quelle di un’Italia in lenta evoluzione, creando un affresco insieme intimo e sociale di una crescita da guadagnare a fatica. Luca, nato povero e sfruttato, lotta da solo con tutte le sue forze per riscattarsi, per uscire dalla sua “casta” di povertà e raggiungere un livello culturale ed economico elevati. Dovrà lottare tra l’imposizione della vita di contadino e la voglia di studiare. Dovrà fare continue magie contro avversari troppo forti: il padre, il lavoro nei campi e la povertà. Riuscirà nel suo intento?
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Un romanzo dal profumo dolce e amaro del passato, quando l'amore sapeva di zucchero e cannella, di fiele e polvere, in un'Italia semplice e genuina, in un paese sotterrato da un governo avventato e sprovveduto. In questo scenario Filomena conduce con forza e coraggio la sua vita, sorretta da un amore lontano, eppur, vicino. Un piccolo spaccato per non dimenticare ciò che siamo stati.