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Chiunque si trovi a percorrere la valle del Chienti non può non notare e riconoscere, anche a distanza, il particolare profilo della chiesa di san Giusto, posta nei pressi della frazione di san Maroto di Pievebovigliana. Questo piccolo edificio di culto, che risale ai secoli XI-XII, è considerato uno degli episodi più originali ed importanti dell’arte romanica marchigiana: un vero e proprio gioiello, vanto ed orgoglio di un territorio ricco di testimonianze architettoniche ed artistiche di ogni epoca storica. La forma circolare della chiesa, i quattro absidi presenti, il campanile aggiunto in epoca successiva hanno nel tempo richiamato l’attenzione di studiosi e storici dell’arte, tra i più importanti del nostro paese e non solo. Numerosi sono i saggi dedicati al complesso di San Giusto pubblicati negli ultimi decenni che ne ripercorrono la storia, suggerendo diverse ipotesi sulla sua origine. Questo libro del prof. Paolo Cruciani costituisce una sorta di analisi conclusiva rispetto a tale percorso di studi. Egli cerca di fare chiarezza sulle diverse ipotesi formulate intorno all’origine e all’evoluzione del complesso architettonico, ricostruendone l’intera vicenda, fino ai nostri giorni. Il volume è corredato da un’ampia serie di immagini e disegni, alcuni dei quali inediti e di grande valore. Le prossime indagini sulla chiesa di San Giusto dovranno necessariamente tenerne conto.
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Questo volume raccoglie le fonti documentarie realtative all'episcpio ascolano nei secoli centrali del Medio Evo, sub specie di registi. Un lavoro importante ed accurato che la Dott.ssa Martina Cameli ha realizzato con attenzione e che sicuramente sarà un punto di riferimento importante nella conoscenza e nello studio della chiesa ascolana del tempo.
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Il volume è il frutto di un attento lavoro di ricerca portato vanti dal M° Marco Pietrzela e racchiude in modo assolutamente minuzioso una raccolta inedita di scritti musicali di importanti musicisti piceni. Tutto il materiale digitalizzato è stato trascirtto così com'era nell'originale, per garantire la massima coerenza e una rigorosa riproposizione degli avvenimenti e della mentalità di ciascun musicista e del suo periodo storico. Il volume è un lavoro importante per la riscoperta di musicisti del recente passato e la promozione di musicisti contemporanei. Autori presenti: Nicola Lazzari, Clito Moderati, Giovanni Tebaldini, Antonio Lozzi, Arturo Clementoni, Antonio Fabiani, Gioacchino Pasqualini, Nazzareno Allevi, Guerrino Tamburrini, Marco Pietrzela.
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EsauritoIn meno di due secoli i Templari raggiunsero il prestigio, erano forti e coraggiosi, ma non sprovveduti, protettori delle vie che portavano in Terra Santa, guerrieri quindi, ma anche abili bancari, accumularono ricchezza e potere sotto il segno della croce e della loro incrollabile fede. Ciò fece di loro un Ordine mitico già al tempo, un Ordine a qualcuno comodo ma scomodo a molti: Filippo il bello fu un loro irriducibile nemico, la sua avversione era motivata dal fatto che considerava l’Ordine dei Templari come uno Stato nello Stato. In realtà vi erano anche altre ragioni, non ultima che egli era loro debitore, inoltre gli era stato rifiutato di entrare nell’Ordine. Altro nemico fa Papa Clemente V, creatura del re, che non sapeva validamente opporsi quando il sovrano si intrometteva negli affari ecclesiastici. Tanta remissività era dovuta al fatto che all’intrigante sovrano doveva la sua ascesa al trono pontificio. E poi la ricchezza dell’Ordine che in pieno medioevo aveva creato un sistema bancario perfezionato nel quale figuravano già la maggior parte delle moderne operazioni bancarie. Sullo sfondo non secondario della difesa dei luoghi di culto in Terra Santa e la protezione dei pellegrini, la storia dei Templari è quindi molto più ampia, affascinante e per alcuni versi ancora segreta, fino ad arrivare alle reali motivazioni che nel 1314 determinarono lo scioglimento dell’Ordine e la condanna dei Templari, oltre alla totale confisca dei loro beni materiali. Ci sono in definitiva tutti i presupposti per giustificare il crescente e costante interesse, anche delle nuove generazioni verso la reale storia di questo cavalieri. Questo lavoro di ricerca, in modo diretto e chiaro, cerca con dovizia di particolari di rintracciare e valutare i segni e le prove di come anche nella marca e nello specifico a Castignano, i templari abbiano intrecciato la loro storia con quella di questo splendido borgo. http://www.youtube.com/watch?v=9XGBYsJukCw&feature=related
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Questo libro è un atto dovuto ad un atto dovuto nei confronti di un uomo di chiesa, un fervido studioso, un amico, Padre Umberto Picciafuoco. Esso rappresenta il compimento di un lavoro di studio e ricerca che P.Umberto Piccciafuoco aveva portato avanti per oltre 20 anni, al fine di stabilire, il vero luogo del martirio di San Marone, apostolo e primo Martire del Piceno. Un lavoro difficile, sia per la scarsità del materiale oggetto di studio, sia per la difficoltà nel districarsi in letture ed interpretazione dei documenti che spesso avevano bloccato altri stuodisi prima di lui. Ma Padre Umberto non era uomo da rinunciare e così, con pazienza per anni ha insistito,perseverato, confrontato documenti, fatto sopralluoghi, a volte è stato fermo per anni prima di sciogliere un dubbio, o di trovare la soluzione adeguata ad una domanda. Ed è proprio nel tempo di queste sue ricerche, che le nostre strade si sono incrociate. Ho avuto così la fortuna di poterlo accompagnare in qualità di ottimo conoscitore dei luoghi in cui si stavano concentrando le sue ricerche e con probabilità è avvenuto il martirio di San Marone. Ogni volta tornavamo dalle nostre lunghe passeggiate con una scoperta in più, un elemeto nuovo da aggiungere alla ricerca, una pietra che confermava una supposizione e andava a chiarire una domanda irrisolta. Padre Umberto Picciafuoco era molto soddisfatto del suo lavoro, che tra l’altro aveva ultimato nella sostanza e che stavamo portando a termine nella forma. Il 10 novembre del 2007 il caro P. Umberto Picciafuoco ci ha lasciato, a noi è rimasto il suo ricordo e la tenacia con cui ha portato avanti il suo studio ed il manoscritto terminato che ci è sembrato giusto pubblicare e portare a conoscenza di tutti. Maestro Virgilio Volpi
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EsauritoIl Prof. Laudadio per circa tre anni è stato impegnato a studiare i manoscritti del Marcucci inerenti la materia musicale: direttorio della musica.In rapporto del canto e del Suono(1746); Regole del canto e del suono figurato ( 1756); L'Arpa (1769). Essi sono stati raccolti e trascritti nel presente volume. arricchiti da tetragrammi e da pentagrammi scansionati dai manoscritti originali e corredati da ampie note scientifiche ed asplicative. La musica è per l'eductore marcucci uno strumento importante per mantenere nella scuola un clima sereno e gioioso e diventa il simbolo dell'armonia che la formazione integrale permette di raggiungere.
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Corredato da numerose foto e immagini, il volume è frutto di un certosino studio di ricerca volto a individuare l'esatta ubicazione della casa ascolana in cui visse Francesco Antonio Marcucci. Seguendo un percorso archivistico ed euristico, il lavoro è approdato a una razionale localizzazione della struttura edilizia e alla ricostruzione delle fasi abitative e degli avvicendamenti, posti in stretta relazione con le vicende della dinastia Marcucci. Il volume è, allo stesso tempo, riflesso di un composito spaccato di vita ascolana.
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Il volume raccoglie alcuni degli scritti inediti di Mons. Francesco Antonio Marcucci riguardanti la storia di Ascoli e del Piceno antico. I testi in latino sono affiancati dalla traduzione italiana. Il libro consta di tre manoscritti autografi: il primo comprende 53 fogli che descrivono la città di Ascoli; il secondo si dedica alle iscrizioniascolane; il terzo all'analisi delle epigrafi e iscrizioni che si trovano nelle lapidi.
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Questo lavoro, frutto dell’impegno di uno studioso attento quale è Padre Antonio Salvi, oltre a rappresentare la naturale prosecuzione del suo precedente libro (Iscrizioni medievali di Ascoli, 1999), porta con sé un valore culturale enorme in quanto raccoglie le iscrizioni medievali presenti nell’intero territorio ascolano, come si configurava nel Medioevo ed entro un limite cronologico stabilito convenzionalmente con il 1510. Alcuni brevi cenni storici riguardanti le località dell’ascolano, rilevati per lo più da fonti manoscritte, valgono come introduzione. Essi precedono i testi epigrafici al fine di contestualizzare il contenuto proposto dalle diverse iscrizioni. Ci sono iscrizioni presenti su architravi, altre su campane. Alcune di esse rappresentano le uniche testimonianze di iscrizioni medievali superstiti. I due volumi costituiscono un indispensabile e formidabile strumento di ricomposizione di un mosaico quale il patrimonio epigrafico della città di Ascoli e del suo territorio e un efficace filtro di indagine-decodifica destinato a illuminare, nei frammenti delle fonti lapidee, prorompenti tracce dell’esistenza racchiusa in esse. Nelle descrizioni dei luoghi e del contesto, nello studio e nella spiegazione delle epigrafi, riemerge l’affresco di una cultura, quale quella medievale, così intatta e ancora straordinariamente pulsante nelle sue intense e variegate espressioni; strumento necessario per l’oggi, che esige la ricomposizione di categorie valoriali smarrite su cui riconoscere l’identità di appartenenza culturale. Questo lavoro, scientifico e culturale per le modalità con cui è stato condotto e per il fine preposto, ha anche un altro enorme merito, quello cioè di riconsegnare alla memoria un patrimonio storico-culturale che il nostro tempo ha tutte le caratteristiche per relegare e disperdere nell’oblio dell’incuria e dell’indifferenza.
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EsauritoIl voluminoso testo di Elide Mercatili Indelicato, “Vita e opere di Marco dal Monte Santa Maria (1425 – 1496)”, edito nel 2001, è un lavoro incentrato sulla figura di Marco dal Monte Santa Maria, meglio conosciuto come Marco da Montegallo, minore osservante dell'Ordine francescano. Il testo, pubblicato all'interno della prestigiosa collana Testi e Documenti dell'Istituto Superiore di Studi Medievali “Cecco d'Ascoli”, raccoglie il materiale di un convegno organizzato dal francescano padre Silvano Bracci, devoto e studioso del Beato. La Mercatili Indelicato ha articolato il volume in due parti: la prima riguarda la vita di Marco da Montegallo; la seconda contiene la riedizione delle opere manoscritte del frate e una riproduzione di quelle incunabole.
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EsauritoAlbum fotografico e saggio dall’approfondita lettura analitica, “Ianua Picena” di Francesco Quinterio, pubblicato dall’Istituto Superiore di Studi Medievali “Cecco d’Ascoli” propone un excursus storico dell’Ascoli dei portali. Ianua significa appunto “porta”. Quinterio ha voluto raccogliere nel suo libro splendide immagini ed esaurienti descrizioni dei portali e fronti in travertino, materiale che distingue Ascoli dagli altri capoluoghi marchigiani. L’excursus abbraccia un arco di tempo che va dal Medioevo fino al Neoclassicismo novecentesco, passando per il periodo rinascimentale. A disegni e ricostruzioni si alternano immagini recenti ed esaustive note.
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Il volume “I francescani dalle origini alla controriforma”, curato da Giannino Gagliardi e pubblicato nel 2005, raccoglie le lezioni sul francescanesimo tenutesi tra il 2002 e il 2003 in occasione del corso del piano provinciale di aggiornamento per docenti e dirigenti delle scuole elementari, medie inferiori e superiori. Le conferenze, tenute da nomi illustri nel panorama della storia minoritica, trattano i temi più dibattuti del francescanesimo: il concetto di povertà, lo sviluppo e l'istituzionalizzazione della fraternitas, la forma della religione, la disciplina interna, le caratteristiche della vita quotidiana, i rapporti con il mondo culturale, il clero e i laici seguaci di Francesco. L'analisi degli studiosi è limitata alle vicende del movimento francescano in territorio marchigiano.
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EsauritoIl volume “Ascoli Pontificia”, curato da Antonino Franchi ed edito nel 1999 dall'Istituto Superiore di Studi Medievali “Cecco d'Ascoli”, raccoglie attestazioni di vario genere che abbracciano un arco di tempo che va dal 1244 al 1300. Si tratta di un'antologia di disposizioni pontificie emesse dai papi Innocenzo IV, Alessandro IV, Niccolò IV e Bonifacio VIII. Le disposizioni assumono forma di mandato, lettera di grazia o privilegio solenne e affrontano argomenti di natura religioso-ecclesiastica e politico-sociale. Destinatari di tali attestazioni sono autorità civili (podestà e comune) ed ecclesiastiche (vescovi), conventi monastici e personalità dall'elevato potere e prestigio.
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Rileggere la vicenda Elettrocarbonium-Carbon aiuta a comprendere meglio l’attuale situazione della città di Ascoli Piceno e a valutare la riconversione dell’area SGL Carbon come un’occasione storica di trasformazione concreta. Per tanto tempo essa ha rappresentato il maggior sbocco occupazionale per la città, i suoi tempi hanno scandito per anni i tempi della città: la sirena dello stabilimento, per quasi un secolo, ha segnato gli orari non solo per il cambio dei turni al suo interno, ma il suo suono indicava che una parte consistente della popolazione si era svegliata, stava mangiando o facendo colazione, o terminava la sua giornata di lavoro. Oggi, la situazione è radicalmente cambiata, la fabbrica è sostanzialmente chiusa e ha smesso la propria attività produttiva. La città si ritrova ora, con un’area di 27 ettari, ubicata nel proprio centro abitato. Questa è una grande opportunità, o potrà essere una grande opportunità persa. Questo volume, oltre a tracciare con efficacia la storia di questi 100 anni di rapporto, vuole dare spunti importanti di riflessione su come altre città hanno affrontato una situazione simile, fornendo prove effettive della riuscita di progetti innovativi. Ci sono momenti in cui le forza di una comunità se tale è deve farsi sentire. Con questo libro e con le parole e gli spunti di dialogo effettivo abbiamo voluto dire nero su bianco cosa sta accadendo affinchè nulla rimanga inespresso e qualcuno qualunque sia la sua posizione, istituzionale o sociale, possa dire fra dieci anni: io non sapevo. Domenico Capponi
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Attraverso un' attenta osservazione, l'autrice sottolinea e analizza il sottile rapporto fra due diverse forme d'arte, la pittura ed il cinema cercando di intendere il modo sottile e geniale con cui Pasolini riuscì a creare fra le due forme 'arte un vicendevole legame. Dott. Domenico Capponi Questo libro ci permette di capire come Pasolini esprima il sentimento religioso nella sua qualità di forma d'arte, gestendo, inoltre , con cognizione, autonomia e grande rispetto filologico le fonti chiamate in causa. Arianna Pomozzi