Devo tanto alla poesia. Anzi posso dire che gli devo tutto. Glielo devo ora che tante cose le ho capite, glielo dovevo allora quando ancora non sapevo dove mi avrebbe portato quella mia voglia di perdermi dentro le strofe, le rime, ma senza sapere l’ho seguita, come si segue un Amore o come si inseguono i propri sogni.

Nelle parole dei poeti ho imparato a leggere la loro anima e contestualmente leggevo la mia e, se è vero che la parola può essere un coltello, allora posso dire che quelle parole mi tagliavano dentro, mi lasciavano ferito, mi facevano star male e senza difese, scoperto nella mia gioia segreta o nel mio taciuto dolore.

Solo dopo capivo che quel taglio era necessario per ricostruire una nuova anima o per dare un nuovo nome alle cose della vita.

È con queste idee che decisi di aprire la casa editrice e di pubblicare poesia prima di tutto ma, la realtà sa essere molto concreta e ben presto capii che non potevo portare avanti una nuova realtà editoriale basandomi solo sulla pubblicazione di testi poetici così accantonai l’idea per dedicarmi a altri generi letterari.

Una nuova collana editoriale

Oggi la nostra casa editrice è una realtà editoriale consolidata, con una struttura promozionale e distributiva che ci permette di sostenere una nuova collana editoriale esclusivamente dedicata ai nuovi poeti emergenti o a quelli che hanno già pubblicato ma non sono riusciti a farsi conoscere nel circuito nazionale.

C’è un altro motivo che ci spinge in questa scelta ed è la convinzione che per quanto bistrattata la poesia sarebbe oggi un valido strumento per l’anima di tutti noi, un supporto che in modo fulmineo potrebbe darci le chiavi di accesso alle stanze chiuse dei nostri desideri.

In fondo cos’altro c’è dietro la parola poetica se non il desiderio tutto umano e tanto terreno di afferrare l’inafferrabile, di circoscrivere dentro una parola l’infinito

 

CAPPONI EDITORE è una realtà