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Autrice: Brigida Sepe «Le vedo sempre in treno, mentre vado a lavoro. Si fanno belle per me e poi vengono a farmi visita, di mattina, per augurarmi buona giornata. Quando sono fortunato le incontro contemporaneamente anche se è un po’ scomodo e imbarazzante perché non so mai come comportarmi, ma loro hanno imparato a conoscermi e sanno che non vorrei mai ferirle. Fortunatamente salgono in diverse fermate dunque posso dedicarmi a ognuna senza che l’altra si dispiaccia. Sono bellissime, sono mie. Loro non sanno nemmeno che esisto probabilmente».
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Autore: Antimo Morlando Un banale viaggio in treno tra Roma e Napoli diviene per il protagonista l’occasione per riflettere su se stesso e sul prossimo. Esausto dopo una lunga giornata di proteste sindacali, seduto sul Frecciarossa che lo avrebbe condotto alla stazione di Afragola, Antimo fa la conoscenza dei suoi compagni di viaggio: Mario, Roberta, la piccola Flora, Simone, Federica, un misterioso quanto taciturno imprenditore edile e Gerardo, ex maresciallo dell’Arma ormai in pensione. È quest’ultimo a dare vita a una serie di discussioni che, volente o nolente, coinvolgono Antimo e lo spingono a esporre le proprie considerazioni sul mondo del lavoro e della scuola, sulla partecipazione dell’Italia al conflitto russo-ucraino, sull’amore, il rispetto verso l’altro e su molto altro. Le differenze caratteriali e di punti di vista tra i personaggi rendono il racconto accattivante e ricco di sorprese, a tratti amare, che solo l’ironia dell’autore riesce lievemente a sfumare.