Autore: Giovanni Sicurello

«Non fate altro che dire di essere diversi, ma siete entrambi persone strane, che pensano troppo e fanno troppo poco, che si complicano la vita e parlano in modo strano. Un po’ vi invidio, perché siete come i poeti, gente che attribuisce all’esistenza un’importanza che rende tutto magico. Ma la realtà è fatta di cose semplici. Si sbaglia, si indovina, si vive e si muore. Come se non bastasse, è tutto dominato dal caos. Voi vi divertite a giocare con le parole, ma è quando le parole non ci sono che ti rendi conto della semplicità dell’esistenza. Una seconda possibilità è solo una seconda possibilità, non la fine del mondo.»