Autore: Davide Chindamo
Dimmi, a cosa stai pensando? è un viaggio tra le sfumature dell’animo umano.
Si parte dal «porto sicuro», e dall’io narrante della sezione L’eroe disarmato, fino al dolore e ai «cancelli arrugginiti» dell’ultima Fiore appassito, passando per un “tu” protagonista nella Musa inesauribile, «un’altra maga dell’Odissea».
Vi sono gli strascichi di un amore finito, «che si vive dall’interno» in Influssi e influenze, ma anche la disposizione dello spirito a coltivare involontariamente una relazione defunta, piena di contraddizioni e di «cicatrici di luce» in Osmosi.
Serve un’etichetta per poter amare? Serve dirsi qualcosa per il trionfo dell’amore? Ubriacatura è l’inno della follia, del sonno della ragione, della ribellione. «Un amore servo della Natura», figlio dell’istinto, «come il Prigione ribelle del Buonarroti».
Infine, un omaggio al Maestro Giacomo Puccini, che cerca «l’amore che dà gioia e fa soffrire», in seguito al centenario della sua morte: il “compositore delle emozioni” viene celebrato con i testi La bohème, Tosca e Turandot, che «detesta amare ed essere amata».
Chiude la silloge un Commiato, con il testo A mia madre, che è l’amore primigenio, «l’Amore dissetante».
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Autore: Simone Campana. In un mercato che ci incita all’omologazione, la poesia non può essere consumabile, come direbbe Pasolini, o un feticcio che non è espressione di alcuna voce, come direbbe Marx. Vuol dire abbracciare un linguaggio antico e oscuro che sfida la realtà sensibile. La fanciulla di Damasco non vuole derivare la poesia dall’esperienza, ma fare esperienza della poesia. Il titolo è una rielaborazione delle denominazioni con cui è nota la Nigella Damascena: questo attraente fiore velenoso ci avvicina al cuore pulsante della follia. “Andar per morte scioglie i nastri / e in un attimo tutti i profumi liberati: / mi afferrano come piccoli cappi” vuol dire fare esperienza di ciò che non ci rassicura o non è mai cominciato. Lo stile è libero, il verbo ha urgenza di esprimersi con un linguaggio opportunamente trasandato. Sopra le parole si muovono immagini e suggestioni che incanalano l’autore verso un autentico viaggio all’inferno dell’anima per giungere a nuovi sistemi di giudizio.
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Autore: Angelo Giacetti La rappresentazione di un quadro terminologico sulle espressioni di vita quotidiana. Fenditure di sguardi e sensazioni sulla possibilità del dire.