Autore: Ettore Nardinocchi
Nella vita di ognuno di noi avvengono degli incontri che ci cambiano per sempre.
Jacopo, un ingegnere termotecnico appassionato di moto, un giorno accetta un incarico da un cliente molto particolare e difficile da gestire.
Quell’incarico porterà con sé una serie di situazioni e di nuovi personaggi che stravolgeranno per sempre la sua vita.
Sarà Carla, la moglie del cliente, a turbare Jacopo in un modo tanto viscerale e metafisico da farlo arrivare a mettere in discussione sé stesso e la sua percezione dei rapporti umani.
Sentirà il bisogno di raccontare questi avvenimenti, di scrivere la sua storia dall’inizio, perché solo così sarà in grado di capire nel profondo tutto quello che gli è accaduto in modo tanto rapido da rimanerne frastornato.
Scoprirà che esistono diverse forme di amore, alcune materiali e concrete, altre eteree e impalpabili.
Scrivere la sua storia lo porterà a capire che la vita non è altro che un incontro di anime: in certi casi sarà un connubio deperibile e mortale, in altri sarà un’unione eterna che si rinnoverà all’infinito.
-
-
Autore: Marco Fuccello Quando Carlo torna a Cagliari per lavoro è un uomo in panne che ha perso tutto: azienda, soldi, matrimonio. Cerca un senso alla vita, vuole provare emozioni ma non è mai riuscito a esprimere i suoi sentimenti nei rapporti con le donne. Una sera, per caso, conosce Giulia, che lo coinvolge in uno scambio di delicati messaggi. È una donna controversa, segnata da sofferenze di cui non si è mai liberata, sensibile e dura allo stesso tempo, che si abbandona a questo amore come lo avesse da sempre atteso. Le diversità individuali creano col tempo incomprensioni che, insieme a qualche ambiguità, si insinuano tra loro provocando rotture, ma sentimento e desiderio li spingono a ricominciare dopo ogni distacco. Tuttavia il passato ricompare e con esso conflitti che riportano entrambi di fronte a un dolore mai superato a cui ognuno reagisce in maniera differente. «Come si può trovare un equilibrio tra dolore e felicità?»
-
Autore: Maurizio Sorbo La sovrabbondanza di bellezze di cui è ricolmo l’universo è come la dimostrazione di potenza nella bellezza che un Dio innamorato rivolge all’uomo affinché questi, preso da ammirazione, possa ricambiare con un po’ di amore e gratitudine: la meraviglia del cosmo è Dio che si pavoneggia per sedurci… Nel sorriso, l’essere umano si manifesta nella sua giovialità e il sorriso ci rende carini, ci abbellisce. La madre, per attirare lo sguardo e per compiacere il neonato, gli sorride e in un certo senso si fa ancora più “bella”, più “amabile”. E poi il sorriso è la gratuità dello sguardo, è l’affermazione pura e semplice circa la bontà/bellezza dell’esserci del bambino. Quando la madre sorride al figlio, questi intuisce di essere da lei amato, accolto, benedetto; si sente dire «è bello che tu ci sia! La vita, la tua vita ha senso». Ecco, potremmo dire che la bellezza è un attestato gratuito della positività dell’essere. “Mamma, aprimi gli occhi affinché io possa guardarti riflessa nel tramonto dei miei sogni.”