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EsauritoAutrice: Sara Viviani Carlo Crivelli è l’artista dell’erranza, un pittore che in vita ha girato per tutto il territorio marchigiano passando per cattedrali o piccole chiese dentro borghi silenziosi. Carlo Crivelli e le Marche hanno avuto un bellissimo rapporto che ha forgiato le influenze e i gusti locali, creando un connubio unico tra originalità artistica e stilemi classici. In tempi recenti si sta riscoprendo l’immenso valore di questo pittore, veneziano per nascita e marchigiano per amore, e l’immensa ricchezza delle colline che lo hanno accudito come un figlio. Entrambi i soggetti hanno una voce forte e potente che ha resistito alla prova del tempo e che ancora oggi, a distanza di secoli, non smette di alimentare la loro bellezza. Le Marche e Crivelli hanno condiviso l’oblio e l’anonimato da parte della critica e del mondo, ora stanno condividendo la rinascita sempre più vigorosa di una nuova sensibilità culturale. Ma qual è il viaggio che Crivelli ha compiuto nelle Marche? Quali sono stati i luoghi che ha visitato e nei quali ha lasciato una traccia del suo passaggio? Un museo diffuso parte da questa narrazione e, forse, sarà anche in grado di guidarvi all’interno di questa magnifica regione.
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A cura di: Daphne De Luca, Stefano Papetti, Graziella Roselli e Giuseppe Di Girolami In occasione delle giornate di studi svolte ad Ascoli e a Camerino il 22 e 23 ottobre 2021 (a cura di Daphne De Luca, Stefano Papetti, Graziella Roselli e Giuseppe Di Girolami), si sono riuniti per la prima volta alcuni fra i massimi esperti del pittore veneziano in un felice connubio fra studi storico-artistici e studi tecnici, con il coinvolgimento di storici dell’arte, restauratori, chimici e diagnosti. La prima parte del volume è dedicata agli studi storico-artistici sul pittore, con alcune nuove riflessioni di natura iconologica e iconografica e un approfondimento sul contesto culturale e sociale nel quale si muove Crivelli al suo arrivo nelle Marche e sull’eredità che lascerà nel territorio. Nella seconda parte i saggi si concentrano sulla tecnica pittorica del maestro veneziano, svelando i segreti di bottega che hanno reso i suoi polittici non solo dipinti di straordinaria bellezza ma anche manufatti artigianali di grandissima qualità: dalle tecniche di assemblaggio dei supporti lignei e delle maestose cornici, agli strati preparatori e pittorici, dorature, graniture e punzonature.