Autrice: Sara Viviani
Carlo Crivelli è l’artista dell’erranza, un pittore che in vita ha girato per tutto il territorio marchigiano passando per cattedrali o piccole chiese dentro borghi silenziosi.
Carlo Crivelli e le Marche hanno avuto un bellissimo rapporto che ha forgiato le influenze e i gusti locali, creando un connubio unico tra originalità artistica e stilemi classici.
In tempi recenti si sta riscoprendo l’immenso valore di questo pittore, veneziano per nascita e marchigiano per amore, e l’immensa ricchezza delle colline che lo hanno accudito come un figlio. Entrambi i soggetti hanno una voce forte e potente che ha resistito alla prova del tempo e che ancora oggi, a distanza di secoli, non smette di alimentare la loro bellezza.
Le Marche e Crivelli hanno condiviso l’oblio e l’anonimato da parte della critica e del mondo, ora stanno condividendo la rinascita sempre più vigorosa di una nuova sensibilità culturale.
Ma qual è il viaggio che Crivelli ha compiuto nelle Marche? Quali sono stati i luoghi che ha visitato e nei quali ha lasciato una traccia del suo passaggio?
Un museo diffuso parte da questa narrazione e, forse, sarà anche in grado di guidarvi all’interno di questa magnifica regione.