Benchè pensiamo che la casa editrice debba in relazione alla sua missione: fare cultura, non essere  condizionata da alcuna influenza politica, men che mai in questo momento storico così avvilente, dove per quanto ci si sforzi di girare la testa da una parte o dall’altra al momento si intravedono solo nani intenti a guardarsi al punta dei piedi, be, premesso ciò ritengo che ci siano ancora delle piccole trincee in cui la volontà di un cittadino possa manifestarsi.

Anche qui tanto sta facendo questa nostra contempraneità politica per svuotare di senso questi momenti di democrazia partecipata e diretta, cioè le consultazioni referendarie.

per tale motivo, se è pur vero quanto sopra detto, ritengo e riteniamo che in tali momenti valga la pena, più che in altri dire ilmanifestare la propria opinione.

La casa editrice  voterà 4 si.