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Autrice: Flavia Guerrieri Cosa ne è stato del libro nella pittura fiamminga di Memling? Perché nelle Vanitas compaiono volumi accanto a teschi e fiori appassiti? La lettura nell’Ottocento era solo puro intrattenimento o massima espressione creativa? Questo testo tenta di rispondere a molteplici quesiti per riportare il lettore verso un mondo, quello delle immagini che raccontano, ma soprattutto verso il libro. Tale saggio ripercorre attraverso uno sguardo semiotico le principali rappresentazioni del libro nell’età moderna, che testimoniano l’evoluzione dell’arte della lettura. Da simulacri di verità, a mezzi di autoriflessione o strumenti di indagine creativa e anarchica, i libri ci propongono da sempre molteplici visioni. Accade quindi che in una pagina svelata, traccia del passaggio di molti, si nasconda una libertà di creare, una capacità di sentire, o una visione del mondo. Altre volte, troviamo semplicemente noi stessi.
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Autore: Domenico Cornacchione Sono uscito vittorioso da una battaglia durata trent’anni: ho liberato l’umanità dall’ornamento superfluo. “Ornamento” era un tempo sinonimo di 'bello'. Oggi, grazie all’impegno di tutta la mia vita, è sinonimo di “scadente” (Adolf Loos) Forse per capire Adolf Loos potrebbe essere utile partire da Giorgio de Chirico. Il padre della Metafisica, esattamente come Loos, e all’incirca negli stessi anni, si è trovato stretto tra il mondo delle avanguardie, di cui in una certa misura faceva parte, e il classicismo, da cui voleva far discendere la sua figura, ed esattamente come Loos non scelse né l’una né l’altra strada, ma ne tracciò una nuova che non era né classica né moderna, ma entrambe le cose allo stesso tempo. De Chirico segnò una strada fatta di invenzioni nuove ma anche di secolari tradizioni, e lo stesso fece Loos. Insieme inaugurarono, senza mai incontrarsi, e in maniera del tutto indipendente l’uno dall’altro, un approccio originale e inedito al mondo moderno che si era ormai mostrato prima con le vitalistiche e stilizzanti innovazioni estetiche della fase Art Nouveau/simbolista, poi con la forza distruttrice, riduttiva e artificializzante delle avanguardie, anzitutto del cubismo. Una terza via, quindi, un nuovo modo di intendere il tempo moderno; ma da cosa trae origine questa visione del mondo? Che cosa ha spinto il pittore e l’architetto a orientarsi nella medesima direzione?» Il presente volume cerca di rispondere a queste domande e identifica nella filosofia di Friedrich Nietzsche una probabile risposta.
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EsauritoAutore: VIKTORIJA ČARKINA
Un excursus nel mondo di uno dei più grandi artisti del Novecento italiano: Luca Alinari.
La molteplicità e varietà linguistico-formale della sua produzione evidenzia l’impossibilità di racchiudere il pittore all’interno di una corrente specifica. Essendo stata una persona introversa, le sue opere fungono da specchio, celando contenuti impliciti. La maturazione artistica va di pari passo con la crescita personale e viceversa, perciò l’analisi della vita del pittore è indispensabile per capire meglio la sua produzione artistica.