Autore: Francesco Tranquilli.
L’haiku è una forma di poesia giapponese che si estende su 17 more (sillabe brevi). Questo la rende ancora più intraducibile di altre forme poetiche, vincolata com’è a una brevità rigida e quindi tanto più significativa. L’amore/odio per la traduzione, e la creatività che vive fra l’accettare e il superare i vincoli, mi hanno portato a scriverne 180 in tutte le lingue che frequento. A quanto ne so, questa è la prima raccolta di haiku poliglotta (italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco, più uno in napoletano), che sia mai stata pubblicata.
Siccome questi haiku non sono nati come semplice gioco letterario, ma hanno seguito gli umori, il tempo e i giorni dell’autore, si sono presi molte libertà rispetto alle leggi poetiche del paese di origine. Per esempio, pochi haiku di questo libro contengono un kigo, un riferimento alla stagione. In compenso, ce ne sono di ogni altro genere: narrativi, a dialogo, a tema, e diversi sono multilingue, in cerca di assonanze o risonanze babeliche.
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Da un’idea di M. Gabriella Mazzocchi è nato un piccolo gruppo di giallisti piceni, quattro ascolani e un sambenedettese. Ciascun autore di Giallo Piceno esprime il proprio mondo, le proprie tematiche e il proprio stile, mentre il fatto geografico è solo un pretesto per stare insieme, per proporre, per la prima volta nel territorio piceno, un’antologia di opere inedite. Gli autori hanno già all’attivo diverse pubblicazioni, non c’è nessun esordiente e i racconti sono molto diversi tra loro: Mazzocchi propone una storia che ha radici nel passato e legami col mercato dell’arte; Mei un breve racconto che si svolge in carcere in un imprecisato giorno degli anni Cinquanta; Quartaroli la storia di un feroce e metodico serial killer; Tranquilli un racconto di ambientazione teatrale, durante una rappresentazione di Madama Butterfly; Zeppilli ripropone il personaggio di Chiara Palermi, ballerina prestata all’investigazione, per un giallo ambientato nel mondo della danza. Cosa che accomuna i cinque racconti è l’ambientazione: Ascoli Piceno fa da sfondo a tutte le storie, tra rue, piazze, palazzi e monumenti. La prefazione è di Alessandro Robecchi, le illustrazioni di Valeria Mutschlechner