Pedro Salinas (1891-1951) è uno dei poeti della Generazione del ’27 (gruppo di amici e intellettuali che si sono raccolti attorno alla figura di Gongora, promuovendo un tipo di poesia tradizionale e innovatrice, popolare e colta allo stesso tempo) insieme a Diego, Cernuda, Lorca, Alberti, Alexaindre e altri.

Costretto all’esilio negli Stati Uniti a causa della Guerra Civile spagnola, non tornerà mai in Europa.

Intellettuale avido di conoscenza, poeta dell’amore, Salinas regala una poesia che parla della realtà, che parte dalle esperienze d’amore personali per intraprendere un cammino verso l’esplorazione delle sensazioni e sentimenti del rapporto di coppia.

Il “tu” a cui si rivolge richiama alla mente l’immagine angelicata della donna stilnovista, ma pur essendo “ideale” non sarà mai eterea o astratta e conserverà tutta la sua umanità terrena e carnale.

Oltre ad essere il poeta dell’amore, Salinas è anche il poeta degli opposti: nei suoi scritti assistiamo a un continuo gioco tra destino e libero arbitrio, inerzia e volontà, realtà superficiale e profondità d’animo.

La grandezza dell’unione di due esseri è tale che, secondo il poeta, porta alla piena realizzazione del sé: solo il donarsi a un’altra persona genera libertà e pieno raggiungimento dell’essenza dell’io.

Simona Del Gran Mastro