Chiamo le tue mani

I miei piedi sono disperati

Piango il tuo odore nei mercati popolari

Mi struscìo alla gente, vorrei confondermi

ma sono goffo

Sento il tuo nome portato dal vento

Sulla nostra spiaggia aspetto un messaggio

Ho smesso di affilare coltelli e  scavare trincee

Vivo allo scoperto

La paura non abita più qui

                                            Domenico Capponi     ‘ 08