Autrice: Federica Simonetto
Donne orfane di virgole nere è la terza silloge della poetessa Federica Simonetto. La raccolta abbraccia quasi dieci anni di scrittura sul tema della violenza alle donne, vista da tutte le sfaccettature: fisica, emotiva, sociale, psicologica, economica. In Italia ogni settantadue ore c’è una vittima di femminicidio e l’OMS ha definito la violenza contro le donne una “piaga mondiale”. L’obiettivo che si pone la poetessa è un percorso lento e meditato impiegato per riportare in luce storie e volti finiti nell’anonimo contenitore del “femminicidio”. Persone, donne venute a galla per fatti di cronaca e subito ammassate e dimenticate. Di storia in storia, da Yara Gambirasio a Gessica Notaro, da Sakineh a Pippa Bacca, da Neda a Behnaz, in punta di piedi, con compostezza di linguaggio, sdoganato ma non a briglie sciolte. Temi gravosi affrontati con una scrittura priva di smancerie, ermetica, graffiante ma tenuta pulita da qualsiasi idea di sfogo fine a sé stesso. Traspare la manifestazione che l’autrice ha della vita e del suo sentire artistico più ampio. La donna nella sua essenza, tra sacro e profano. La poetessa, con verso breve ed evocativo, descrivendo spesso immagini fisse nel tempo e nello spazio, inserisce anche la propria vicenda umana dove ritroviamo separazione, abbandono, solitudine, rivoluzione, speranza e riscatto.