“Haereticus: così, fin dal titolo, Piero M. Benfatti connota il protagonista del suo libro ovvero Cecco d’Ascoli, un intellettuale ‘atipico’ che lottò per le sue idee in una Italia che anche nel Trecento era faziosa come quella attuale, e forse persino più violenta. La trama essenziale dei fatti relativi alla vita del protagonista è nota, quanto basta per sollevare l’autore dal compito di scrivere un saggio biografico, ma il rapporto di Cecco con il contesto storico, politico, religioso e culturale di quell’epoca fertilissima è talmente denso di suggestioni da consentire a Benfatti di interpretare lacune e silenzi della documentazione – peraltro ben padroneggiata – con talento e intento di narratore. In tal modo la prua del libro vira verso la fiction, dischiudendo al lettore terre incognite, fitte di sorprese e di colpi di scena che appassionano, mettendo in questione l’intrico dei fatti e persino la hall of fame  della Storia.” – Paolo Cesaretti – bizantinista – Premio Internazionale Ascoli Piceno per gli studi medievali 2007